Il Marketing degli Aromi ha il potere di generare desiderio e appetito nei consumatori, influenzandone le scelte per aumentare la soddisfazione percepita di cibo e bevande.
Devi sapere che ci sono un numero crescente di aziende nel mondo che stanno iniziando a fornire l’aroma alimentare come entità in sé.
Prendiamo l’esempio dell’inalatore di caffè: ovunque tu sia, puoi ottenere una carica di caffeina (o quantomeno la sua percezione) senza doverti fermare in un bar.
La stessa cosa vale per l’inalatore del cioccolato.
Gli artisti culinari Sam Bompas e Harry Parr hanno sperimentato una serie di installazioni definite “cloud bar“, in cui si possono trascorrere circa quindici minuti in uno spazio pervaso dal profumo di gin tonic.
Tutto ciò può sembrare intrigante, ma non hai bisogno della Gastrofisica per capire che le tue voglie non saranno mai veramente soddisfatte dal solo odore.
Tuttavia, questi esempi “estremi” possono essere uno spunto interessante per la tua strategia di Marketing degli Aromi, non trovi?
Prendiamo il caso degli hotel DoubleTree by Hilton.
Una volta entrati, si noterà un profumo deliziosamente dolce e aromatico di biscotti che riempie la hall.
Al check-in, la persona dietro al bancone ti offrirà un goloso biscotto di benvenuto appena sfornato. Un biscotto che in altre circostanze probabilmente non avresti mangiato.
In quel momento, però, il profumo nell’aria ha stimolato le tue papille e il regalo inaspettato si è rivelato una piacevole e azzeccata accoglienza.
Questa è sicuramente una buona strategia dal punto di vista del marketing sensoriale.
Un altro esempio interessante riguarda proprio il nonno del prof. Charles Spence, che 50 anni fa aveva una drogheria nel nord dell’Inghilterra e cospargeva chicchi di caffè di qualità dietro al bancone.
Quando un cliente entrava nel negozio, il nonno schiacciava i chicchi sotto i piedi, rilasciando l’aroma del caffè che induceva le persone ad acquistare qualcosa.
Non pensi potrebbe essere un’idea originale quella di utilizzare una carta al profumo di vaniglia per il tuo menu dei dolci?
Da Augmented Reality a Augmented Flavour
Quando siamo esposti al profumo degli alimenti mostriamo un appetito aumentato non solo per qualsiasi alimento associato a quell’aroma specifico, ma anche per altri alimenti e bevande simili per il loro profilo di macronutrienti.
Lascia che ti spieghi…
L’esposizione olfattiva a un alimento dolce porta al nostro appetito il desiderio di altri alimenti con un aroma simile.
Hai notato come le catene alimentari tendano a concentrare i loro negozi nelle posizioni del centro commerciale che assicurano la dispersione ottimale del loro odore?
Anche questo è Marketing degli Aromi.
Spesso questa strategia viene combinata con l’uso dell’aspiratore meno efficace consentito, in modo che un maggior numero di aromi colpisca le narici del consumatore.
In sintesi, quindi, non c’è davvero modo di sfuggire al valore del nostro naso per comprendere il modo in cui desideriamo e colleghiamo i piatti nella nostra mente.
L’aumento dell’aroma ortonasale di cibi e bevande, ad esempio attraverso confezioni o addirittura posate aromatizzate, genera quel desiderio che porta ad una soddisfazione maggiore dell’intera esperienza culinaria.
Per approfondire la differenza tra percezione ortonasale e retronasale, leggi l’articolo “È importante conquistare l’Olfatto, più che il palato”.
Come applicherai il Marketing degli Aromi nel tuo locale?
Fonte: Gastrophysics – The New Science of Eating, prof. Charles Spence. | Foto di Marta Dzedyshko da Pexels